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Ancora Grande Fratello!

Sarà pure incredibile, ma io sono veramente allibita, sconcertata, stupita da stupore infantile nel vedere quanto la gente s’interessi, sia pure in modi diversi, a uno dei programmi più noiosi che sia mai stato partorito dal genere umano: il grande fratello.

A dire il vero non è che io abbia mai avuto una reale percezione di questo interesse, poiché ne sono così estranea (e accendo la tv così di rado) che neanche me ne accorgo, ma oggi notavo che i commenti al post di Giovy sull’argomento sono lievitati… tutti hanno qualcosa da dire in materia! E visto che nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli, devo fare i miei complimenti a chi ancora scommette denaro per fare denaro confidando nel morboso interesse della gente per i fatti degli altri. Che sia una forma di meta-vita? Un bisogno patologico di osservare la vita altrui piuttosto che vivere la propria? I sociologi e gli antropologi hanno pane per i loro denti. La televisione di oggi non fa altro che fare leva sugli istinti più bassi della popolazione, con successo.

Io però resto meravigliata, perché pur appartenendo a questo secolo e soffrendo come tutti, a volte, del bisogno di evadere dalla realtà, di sottrarmi al male del mondo, non trovo il minimo conforto nell’annegare la mente davanti a pseudo-personaggi che però non creano una storia, ma si limitano a scorreggiare, insultare, sparlare e dire idiozie. C’è chi cercava di nobilitare il programma parlando di esperimento psicologico spacciandolo per cultura… Mio dio. E’ come una soap, è finto, solo che tutti pensano invece che sia vero. E pare che che sia così interessante stabilire chi è bella, chi no, chi è simpatica, chi sta là ma non se lo merita e via discorrendo. E io continuo a restare incredula.

La cosa di cui più m’importa però, è che potevano dare un altro nome a questo stupido format: distruggere il potere evocativo, agghiacciante, che il “Grande Fratello” aveva su chi ha invece letto 1984 di Orwell, è a dir poco criminale.

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