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Caro notaio

In questi giorni sui giornali, di qualunque tipo (virtuali, vecchio stampo eccetera) troneggia la pubblicità della casta dei notai. Un uomo affetto da sindrome demenziale acuta ti fissa attonito, con una smorfia sul viso che manco nei fumetti viene meglio.

“Oh, ma caro notaio, la credevo più caro!”

E qui voi che leggete dovete simpatizzare con quest’uomo e restare sconvolti come lui da quanto siano modeste le pretese dei notai, e dovete pensare che in fondo non avete pagato poi molto un uomo che vi concede l’onore della sua firma.

Se i notai, protetti dalla legge e praticamente intoccabili, sentono il bisogno di cambiare un po’ l’immagine da squalo/ladro che si diffonde nell’immaginario collettivo, forse qualcosa un giorno potrebbe cambiare…

In Italia ce ne sono circa 4000, che è un numero piccolissimo se pensate che in queste mani passa obbligatoriamente tutta la ricchezza del paese. Ed è un numero che non può non far pensare a quanto sia ingiusta e arbitraria la legge, a quanto siamo un paese lontano dalla libera concorrenza.

In attesa che i tempi cambino (si spera), e visto che molti notai non applicano la tariffa professionale, controllate quanto dovuto per legge (scaricate il file pdf con il decreto ministeriale che disciplina i compensi dei notai) e denunciate chi vi chiede di più. Sarebbe già un passo avanti.

10 Responses to “Caro notaio”

  1. Giovy Says:

    Fortunatamente non ho ancora avuto bisogno “personalmente” di un notaio, ma purtroppo sono sicuro che in futuro, inevitabilmente, mi toccherà averne a che fare.
    E’ vero, i notai sono una “casta” chiusa e protetta, e mi piacerebbe tanto che un notaio si trovasse a passare da queste parti e ribattesse con cognizione di causa a quanto hai scritto.
    Ma probabilmente non succederà, dato che i notai sono ancora troppo attaccati a carta, timbri e bolli e poco al web.

  2. Mia Says:

    @ Giovy: è verissimo! Alcuni usano ancora la macchina da scrivere… figuriamoci internet! Del resto non hanno bisogno di ammodernarsi, il lavoro ce l’hanno assicurato.
    Bacio :-)

  3. Barbara Says:

    Tra l’altro un lavoro d’un noioso quando studiavo legge una mia compagna di corso con padre notaio aveva il futuro “segnato” … a me faceva una tristezza già mi rendevo conto che fare l’avvocato in italia è una palla ma il notaio!!!

  4. Mia Says:

    @ Barbara: ti faceva tristezza?!? A me legge piaceva moltissimo! E se avessi avuto un simile futuro segnato, avrei messo la firma…

  5. Barbara Says:

    Ho iniziato a studiare legge per volere paterno ma quasi subito ho capito
    che non faceva per me la legge in italia è più burocrazia che altro… ecco forse
    andare a lavorare in uno stato di Common in cui sicuramente l’avvocato ha
    una parte molto più attiva nelle cose

  6. nuni Says:

    mi dispiace deludervi ma anche i notai usano internet, sopratutto per lavoro. Siamo 5.500, ma non una casta. Solo UN QUINTO di noi è figlio nipote o parente d’arte. Ben maggiori sono le percentuali di figli di prof di università, medici, avvocati etc etc. Io prima di vincere il concorso ho studiato dopo la laurea per 10 anni! Grazie al nostro operato le cause nascenti dai contratti è ridotta allo 0,01% E’ vero la pubblicità è una cacata pazzesca ed io sono il primo a voler modernizzare questa professione, ma vorrei anche che si riconoscesse l’importanza del nostro lavoro e la sua funzione sociale e che non si parlasse solo di soldi. PS. Mi piacerebbe sapere quanti sanno VERAMENTE cosa fa un notaio.

  7. Roberto Marazzi Says:

    Purtroppo poche persone sanno di cosa si occupano i notai. proviamo ad analizzare vari luoghi comuni:
    1- Il lavoro è noioso: Questo direi proprio di no. Il notaio media concretamente tra le esigenze delle parti, della Pubblica Amministrazione, degli Uffici Finanziari, delle Banche, dei mediatori….cercando di ricondurre la volontà di tutti questi soggetti entro gli schemi della legge. E se sbaglia paga di persona: le notti poco agitate vi assicuro sono poche
    2. Il concorso è sostanzialmente ereditario: questo proprio no. La percentuale di notai parenti di notai è talmente bassa da non subire confronti con le altre professioni. Anzi la difficoltà del concorso (promossi il 2-3% dei candidati….ed il tutto ogni 2 anni) permette anche ai figli di nessuno di diventare qualcuno
    3. Il lavoro è semplice: fare il notaio implica una perfetta conoscenza del diritto civile. Questo spiega il perchè siano mediamente necessari 10 anni di studio dopo la laurea per diventarlo. Ricordatevi anche che la “firma” che vedete è l’atto formale che sintetizza un enorme lavoro di istruzione della pratica e di svolgimento di tanti adempimenti presso la Pubblica Amministrazione…che voi non vedete
    4. Non serve a niente: Negli affari trattati dai notai il livello del contenzioso è quasi inesistente (sotto l’1%): ricordatevi che per gli stessi affari negli Stati Uniti il livello dei “ricorsi al Tribunale” si avvicina al 18%: è un vantaggio pazzesco, anche in termini di soldi, per il Sistema.
    Ricordatevi anche che il Notaio svolge un ruolo di esattore delle imposte e garantisce con il proprio conto in banca il pagamento delle stesse (per capirsi: le tasse dovute dai clienti sono AUTOMATICAMENTE prelevate dallo Stato dal conto in banca del Notaio). Ciò fa sì che, a fronte dell’evasione continua in altri settori, negli affari affidati ai notai l’evasione è pari a zero. E’ poco?
    5. Il notaio è costoso: niente affatto. Costa ai cittadini abbondantemente meno di un giudice, poichè si paga da solo le segretarie, gli uffici, i computer, la cancelleria, i libri…solo che i costi di un giudice il cittadino non li vede (pagandoli tramite le tasse) e quelli del notaio sì. Tra l’altro sono costi subiti solo da chi se ne avantaggia, mentre i costi dei magistrati e degli altri funzionari pubblici sono pagati da tutti, anche da coloro che non ne fruiscono direttamente.
    Ricordo anche che nei paesi anglosassoni dove non esiste il notaio di tipo italiano…le stesse pratiche sono molto più costose.
    Ricordo infine che proprio i buoni guadagni dei notai permettono loro, e lo dico per esperienza diretta, di svolgere gratis un’attività diffusa di consulenza legale altrimenti impossibile.
    A dimostrazione di quello che dico: qualcuno in buona fede dica se, ora che per i passaggi delle auto non occorre il notaio, i costi sono scesi anche solo di un euro (ed il cittadino non ha più le garanzie offerte dall’autentica notarile)
    5. E’ un lavoro antiquato: Il notaio lavora oggi , per Legge, solo su Computer nei rapporti con la P.A. curando (a spese proprie) una rete di collegamenti telematici con gli uffici del Registro Imprese, della Conservatoria, del Catasto e così via

    Insomma il Notaio è un GIUDICE chiamato dallo Stato a svolgere un controllo preventivo sulla legalità degli atti che stipula (in caso di nullità il notaio è sospeso per 6 mesi, in caso di seconda nullità è destituito).
    Il tutto a spese sue e previo superamento di un concorso pazzesco.
    Vi sembra tanto scandaloso che sia remunerato?

  8. Mia Says:

    @nuni: penso che in una nazione come l’Italia dire 4.000 o 5.500 sia praticamente la stessa cosa… Per me è una casta visto e considerato il numero ridottissimo (chiuso), l’esclusività concessa ex lege anche in materie che rientrano nella competenza di altri professionisti (perché un dottore commercialista non può fare un passaggio di quote sociali?). I privilegi ci sono tutti. Che poi i notai svolgano un lavoro che merita di essere retribuito, questo non è in discussione. Solo che: 1) moltissimi lasciano che tutto il lavoro pesante venga svolto da assistenti che non hanno studiato come loro 10 anni dopo la laurea e si limitano ad apporre la firma. Conosco svariate persone che subiscono le conseguenze del lavoro superficiale di alcuni notai, per esempio persone che dopo 20 anni ancora sborsano milioni a causa di una successione sbagliata. 2) moltissimi notai, forse tutti, chissà!, chiedono prezzi spropositati per il loro lavoro. Migliaia di euro come noccioline qualsiasi sia l’entità del lavoro. Se applicassero la tariffa professionale non avrebbero avuto bisogno di fare quella balorda pubblicità. Se applicassero la tariffa professionale non sarebbero considerati esosi.

  9. Mia Says:

    @Roberto Marazzi: penso sia chiaro il mio punto di vista dal commento precedente. Vorrei aggiungere in merito al tuo punto n. 5, quando dici che un notaio costa meno di un giudice… Mi permetto di dubitarne. Il giudice (a meno che non siano tutti corrotti e percettori di cospicue mazzette) prende uno stipendio che non credo potrà mai eguagliare le percentuali incassate dai notai, indispensabili per esempio per qualsiasi manisfestazione della vita di una società. Penso di sapere cosa faccia un notaio e di aver scritto il mio post con cognizione di causa: lavorando in uno studio commerciale con più trent’anni di attività alle spalle e conoscendo le pretese dei colleghi che difendi, purtroppo non posso che confermare che le tariffe sono sempre ben al di sopra di quelle previste.
    Ciao

  10. Massimo P Says:

    Salve sono un ragazzo di quindici anni, appassionatissmo del notariato, non tanto per i guadagni dei notai, più per il suo lavoro in quegli ambiti . Ma sò anche che il concorso è il più selettivo di tutti, vorrei chiedere se ci fosse qualche notaio dispondibile a dirmi che metodo hanno usato per studiare?
    Voi dite che servono 10 anni (almeno) dopo la laurea per prepararsi, già ma in che modo? Io sò di un notaio che ha studiato per due anni, costantemente ogni giorno ed ha passato lo stesso il concorso! Allora penso che oltre al tempo sia un importante uil metodo di studio.
    Spero una risposta

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