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San Valentino: sogno o incubo?

rosa rossa La festa degli innamorati, lo sanno tutti, è oggetto di critiche sperticate, etichettata come festa squisitamente commerciale fatta apposta per vendere cioccolatini, pupazzetti, biglietti d’auguri eccetera. In realtà il 14 febbraio è il giorno in cui cadde martire (almeno così ho letto da qualche parte, ma le fonti sono discordanti), nel 273, il vescovo dell’attuale Terni, Valentino, che divenne il protettore degli innamorati per aver celebrato il matrimonio tra un legionario pagano e una donna cristiana (e non mi voglio impelagare oltre).

Be’, come tutte le feste, costringe le persone a prendere una posizione!

Mi sentirei di dividere gli uomini in queste categorie:

a) il figo intellettuale/artista/idealista: quello che preannuncia con grande fermezza che questa festa è una cavolata e che festeggiarla è ri-di-co-lo, che la sola idea lo offende per cui guai a parlargliene perché lo urta. In genere è convinto che anche la sua donna sia d’accordo perché lei, sì, dice questo, ma chiaramente sta mentendo!

b) il romantico: che sia perché è innamorato perso o perché ha qualcosa da farsi perdonare (magari un paio di corna!), non lesina colpi di scena: mazzi di rose rosse spediti a casa, bigliettini sdolcinati, cena a lume di candela magari in mansarda davanti al camino acceso… Il parterperfetto della situazione, insomma, soggetto non troppo diffuso nella vita reale e predominante invece in qualsiasi soap… che le donne ammirano sospirando e facendo fluttuare le ciglia come se fosse vero.

c) l’indifferente: si lascia trasportare dall’umore del momento senza particolari aspettative. Potrebbe anche non fare caso al fatto che oggi è San Valentino…

Le donne, io credo, si dividono invece in due nettissime categorie:

1. Quelle che hanno un uomo. E vogliono essere portate fuori, o si accontentano di un gesto romantico, o sognano un anello, o aspettano la dedica di una canzone, o semplicemente credono/sognano che il loro uomo stia tramando qualcosa… E quelle che non vogliono fare niente, ma poi ci restano male se va a finire davvero così, o quelle che organizzano tutto loro e nemmeno se ne pentono, o quelle che in fondo in fondo davvero non gliene frega niente… o quasi niente.

2. Quelle che non hanno un uomo: e si svegliano pensando che prima o poi quest’incubo sarà passato…

C’è qualcuno che non ho contemplato? Buon San Valentino a tutti! :-P

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