Senigallia, ovvero Alice e le scarpe delle meraviglie
Martedì, Maggio 23rd, 2006Be’, il titolo del post non racchiude tutto quello che è stato per me questo bellissimo weekend, ma perlomeno vi starete chiedendo chi diavolo sia Alice e cosa sia questa storia delle scarpe… e fate bene a chiedervelo, perché è una faccenda molto importante.
Il merito è tutto di Luca Conti, che ha organizzato egregiamente questo ScriptaVolant a Senigallia. I blogger e tutti quelli che avevano interesse si sono riuniti, conosciuti e ascoltati. E hanno anche mangiato: fettine di pane con patè di olive nere, patè di fegato di coniglio, patè di pomodori secchi, patè di pomodoro con olive e capperi, poi funghetti e olive sott’olio e… no, non c’era niente che non fosse sott’olio o con olio. Non era certo il momento di pensare alle diete!
Confesso che non mi aspettavo che Scriptavolant potesse essere un così interessante momento di confronto tra diversi utilizzatori dei blog, una sorta di presa di coscienza collettiva, un modo per riflettere insieme su qualcosa che non solo facciamo noi, ma milioni di persone nel mondo: un francese su 9 ha un blog personale. Certo, qualche pezzo me lo sono perso, colpa del mio ruolo di fotografa della serata e del caso avverso che faceva in modo che quasiasi scatto ai partecipanti li cogliesse in espressioni a dir poco infelici, così stavo sempre a cancellare e rifare scatti (come potete vedere c’è quindi qualcuno al mondo che non si ostina a concervare le foto brutte!). Il “reportage” lo trovate qui, mentre qui, il liveblogging di Giovy con tutto il resoconto della serata.
Ma veniamo a fatti più seri. Capirete che trovandomi a Senigallia stavo pensando di cogliere l’occasione per fare un po’ di compere, visto che mi piace tanto fare spese lontano da casa. E a chi chiedere lumi, se non ad Alice? Tra gli ospiti della serata, Alice aveva proprio tutta l’aria di sapere tutto quello che bisogna sapere nella vita, cioè dove andare a comprare un paio di scarpe come si deve… Così le ho esposto il problema e lei mi ha fatto una soffiata incredibile! Il giorno dopo, io e Giovy siamo entrati nel negozio che mi ha consigliato ed eccomi improvvisamente di fronte a dozzine e dozzine di scarpe bellissime, in prevalenza Vic Matiè! Il cuore ha cominciato a battermi come un tamburo perché avevo solo trentacinque minuti per scegliere… Ho cominciato a prenderne alcune e poi, come accade sempre, quelle che più mi piacevano non mi andavano bene e mancava il numero e invece di cercare alternative mi ostinavo a ragionare su come far entrare un 39 nel mio 36, e intanto i minuti passavano. Per fortuna c’era Giovy, che mi ha parzialmente ricondotto alla ragione, perché nonostante tutto buona parte del mio cervello era come paralizzata. Ho portato i miei acquisti alla cassa proprio allo scadere del tempo: tre meravigliose paia di scarpe, un paio comode e colorate, un paio col tacco a spillo, un paio anni settanta col nastro di raso alla caviglia…
Siamo usciti che gongolavo. Tutto il profumo della primavera mi veniva incontro, campi di lavanda, siepi di pitosforo, milioni di minuscoli ciuffetti bianchi svolazzanti nell’aria… Che meraviglia le Marche!
Il resto del weekend è stato più rilassante, eccezion fatta per la cena di sabato: avevamo così fame che ci ha preso un’autentica frenesia quando la pizza è arrivata. Siamo stati al City Pub, consigliatoci anche questo da Alice (vera risorsa di Senigallia), un posticino molto accogliente, con vasi di fiori alle finestre e interno in legno stile irlandese. Abbiamo bevuto una guinness (che Giovy ha addirittura equiparato a quelle mitiche di Dublino), che in effetti non erano malaccio, e preso tre pizze. Sì, eravamo in due, ma le divisioni le sanno fare tutti. Chi si trovasse da quelle parti, deve provare la Happy Halloween: c’è l’olio al tartufo sopra che, vi giuro, è davvero inebriante…
Ultima tappa significativa: Sirolo. Sì, ci siamo andati, ed è stato delizioso. Una stupenda terrazza sul mare, una romantica panchina al fresco degli alberi e l’intrattenimento gratuito di una coppia di giovani sposi che si sono dovuti mettere agli ordini dei fantasiosi fotografi…
Giovy, quando partiamo di nuovo?