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Archive for Gennaio, 2007

Le incredibili avventure di chi vuol comprare il quotidiano

Mercoledì, Gennaio 31st, 2007

Quando mio cugino si meraviglia del fatto che la gioventù del paese in gran parte si trasferisca in altre città, e comincia a decantare i meriti del posto che cominciano e finiscono con l’aria pulita, probabilmente non conosce le tribolazioni che deve passare ogni giorno un povero disgraziato che, per assoluta necessità professionale, deve comprare il Sole 24 Ore.
Dopo la mega conferenza di ieri di 7 ore per aggiornare gli addetti ai lavori sulle novità della Finanziaria, oggi il giornale va a ruba, probabilmente perché chi non ha partecipato alle dirette video mostrando una stoica resistenza a restare seduto per ore e ore di fila vuole sapere cosa si è perso.
Sta di fatto che, recatami alla solita edicola (unica) vicino a dove lavoro, all’insana richiesta di una copia del giornale, io mi sia sentita rispondere queste parole:
"No, oggi non c’è…"
E già lì che pensavo che volessero di nuovo rifirlarmi la bufala di un fantomatico sciopero di cui il resto del mondo è ignaro. Ma forte del fatto che il direttore in persona, ieri, ci invitava tutti a leggere i resoconti oggi, mi sono detta subito che non avrei accettato frottole come spiegazione. Ma la spiegazione, ahimè, è stata molto più disarmante!
La ragazza dell’edicola qua vicino è strana. È bassina, capelli scuri, sguardo timoroso, come quello di una straniera sul chi vive e pronta a incassare qualche colpo. Parla mangiandosi le parole, con un filo di voce, non ho ancora capito di dove sia. Con una candida semplicità, guardandomi dritto in faccia con gli occhi neri, mi dice:
"Oggi non mi hanno lasciato il giornale perché ci sono poche copie e le hanno portate nei posti più importanti".

Io sono esterrefatta. Poche copie? Per qualche secondo guizzano pensieri confusi e delittuosi nel mio cervello…
Certo, naturale, perché mai avrebbero dovuto lasciarli a te? Non c’è nulla di offensivo (e non aggiungo altro) nel rifiuto del distributore a lasciarti fosse pure una sola, miserabile copia di un quotidiano che oggi fa gola vendere agli altri…

E che io farò comprare a Foggia da un mago.

Acquisti di consumabili veloci e sicuri

Venerdì, Gennaio 26th, 2007

La settimana scorsa sono stata incaricata di provvedere all’ordine del toner per il fotocopiatore che si era esaurito. Invece di rivolgermi ai venditori locali, che sono probabilmente poco forniti e piuttosto esosi, mi sono lanciata in un acquisto sulla rete, che, lo ammetto, diventa un luogo sempre più comodo e trasparente per approvvigionarsi.
Non sapevo dove comprare e, saltando di sito in sito in cerca del prezzo migliore, sono finita su MicroData: hanno un ricco assorimento di cartucce, pezzi di ricambio, carta, insomma, tutto il mondo dei consumabili… Poiché di recente abbiamo sofferto non poco per avere i toner per la laserjet comprati online, ero molto timorosa, ma la scelta si è rivelata la migliore: ho fatto l’ordine di mercoledì sera e lunedì mattina i toner erano sulla mia scrivania!
Tutti gli stadi dell’acquisto vengono notificati via mail, dalla conferma dell’ordine di pagamento (transazione sicura) alla notifica dell’avvenuta evasione dell’ordine. La fattura viene spedita in .pdf un paio di giorni dopo la ricezione della merce.
Precisi, professionali e di parola. Se foste alla ricerca di un fornitore, ve lo consiglio :-)

Il discreto fascino del digitale

Martedì, Gennaio 23rd, 2007

reflex.jpgDi ritorno da Roma, di ritorno dal BarCamp al quale non ho partecipato (cosa della quale tutti gli entusiastici commenti che letto un po’ qua e là mi hanno fatto quasi pentire), si finisce vittime della divulgazione generosa delle istantanee scattate durante la mega-cena a base di pasta e pizza, dove, lo giuro, ci siamo sbizzarriti con gli abbinamenti più improbabili tra tipi di pasta e condimenti.
Quaranta persone, forse più, l’emozione di essere cercati dai propri lettori, l’allegria, le chiacchiere spassionate, le enormi, invitanti porzioni di pasta fumante di tutti i colori e… gli scatti dei commensali. Dalle reflex più impressionanti ai telefonini con fotocamera, oggigiorno lo scatto è digitale ed è nelle tasche di tutti.
Quello che non mi spiego, però, è come sia possibile che tutti gli svantaggi della vecchia fotografia analogica si siano tranquillamente perpetrati nonostante le avveniristiche possibilità del digitale. Il sogno di ogni fotografo diventato finalmente realtà: butto la foto brutta, tengo quella bella, senza sprecare pellicola (e senza inquinare). E invece no. Sembra proprio che una stringente logica dell’economia degli scatti attanagli anche i fortunati fruitori delle macchine digitali, in barba a tutto. Ma se pure la pigrizia ci impedisce di tentare la fortuna con un altro scatto, perché divulgare in tutta la blogosfera immagini da infarto? Una sana censura sarebbe la soluzione migliore!

P.S.: Thanks to Luca :-)

Così è (o non è)

Giovedì, Gennaio 18th, 2007

Hanno sgomberato la scrivania che avevo colonizzato per fare spazio. Ora ho un mucchio di cose da sistemare e contemporaneamente delle ricerche da fare e tutto ciò che vorrei è:

1. Buttare tutte le carte nel primo cassonetto che incontro;
2. Andare a dormire per altre cinque ore;
3. Preparare con tutto comodo la valigia per il viaggio che mi aspetta domani (prima a Bari per la prima prova del vestito da sposa di mia sorella, poi direttamente fino a Roma, per un weekend all’insegna della birra di abbazia e, forse, delle bisteccone argentine che cucinano da I Butteri);
4. Andare a fare shopping e tornare con vestiti e maglie di tutti i generi;
5. Far apparire l’indispensabile crema per i capelli che invece arriva a fine mese (frottole del venditore? Sono due volte che dice così, in due mesi diversi) e la cui mancanza mi getta nella disperazione;
6. Fare un pranzo luculliano senza ingrassare di un solo grammo, anzi, perdendo finalmente i due chili che mi angosciano da mesi, naturalmente non da sola, ma con Giovy, in qualche bel posticino romantico, e fare in modo che resti con me fino a domani senza lasciarmi per un solo attimo;
7. Andare alla lezione di fitboxe di stasera e scoprire che finalmente si sono iscritte altre dieci persone.

Vabbè, l’elenco delle cose impossibili è lungo e non posso fare notte, anche perché queste righe sono crimonosamente scritte mentre dovrei già essere duplicemente impegnata a sistemare le mie carte e fare la ricerca, per cui preferisco piantarla prima di essere scoperta!
Buona giornata a tutto il resto del mondo.

Film Tv chiude?

Domenica, Gennaio 14th, 2007

Stento a crederlo: ho comprato l’ultimo numero di FilmTv, quasi per caso, perché è da parecchio che non riesco a seguire il cinema come un tempo e non ho nemmeno il tempo di leggerlo, e al posto del solito editoriale di Emanuela Martini, ho trovato una serie di lettere inviate dai lettori, piene di dolore per la probabile chiusura del giornale a causa della mancanza di soldi.

Resto annichilita. Sopraffatta dallo stupore.

Anch’io faccio parte di tutti gli affezionati lettori che hanno comprato, tanti anni fa (facevo il liceo), il primo numero, prezzo lancio 500 lire. Mi è subito piaciuto moltissimo: un settimanale che parla di cinema, con in più i programmi della tv e tutte le recensioni sui film in programma. Impossibile non farsi una cultura, impossibile non amare quella semplice carrellata di schede che con un colpo d’occhio ti permettavano di scegliere e scovare i film che davvero valeva la pena vedere, impossibile non appassionarsi insieme a critici che lavorano col cuore e non solo perché devono.
Il giornale è cresciuto, non ha assolutamente rivali in Italia, nemmeno un equivalente che gli si avvicini (Ciack ha sempre lasciato parecchio a desiderare secondo me), eppure è in crisi. La redazione è dimezzata e forse quello che ho coprato è l’ultimo numero che riusciranno a pubblicare quest’anno.

Non ho parole. Non so come farei senza Film-Tv, per me è un punto di riferimento irrinunciabile. Basta andare sul sito e vedere, per esempio, "I quattrocento colpi": tutti i voti dei critici sui film in uscita, per avere un quadro veloce ed eterogeneo al massimo sui film al cinema appena usciti fino a quelli di mesi fa. Non potrei fidarmi di nessun altro. Ho bisogno di Film Tv!
E tutto quello che possiamo fare mentre una cosa di valore annaspa in alto mare è scrivere, mandare e-mail, implorare che non chiuda.

The prestige

Sabato, Gennaio 13th, 2007

theprestige.jpegE’ ormai una settimana che volevo tessere le lodi sperticate di Christopher Nolan e del suo ultimo film, "The prestige", di cui è anche co-sceneggiatore. Se il regista avesse visto la mia reazione in sala, se avesse sentito il mio cuore, se avesse potuto vedere com’ero provata, scioccata, impressionata, annichilita dall’ammirazione mentre vacillavo sulle gambe fuori dalla sala, avrebbe certamente provato una grandissima soddisfazione.
Non sono una sua ammiratrice e confesso di non aver visto le sue opere precedenti (come il famosissimo Memento), perciò non potete pensare che il mio entusiasmo sia condizionato dall’amore per qualche altro film. The Prestige è davvero bellissimo. Grande sceneggiatura, grandi attori, grande scenografia e assolutamente grande montaggio. La storia della rivalità tra due illusionisti nella Londra di fine ‘800 in una sequenza di eventi che prendono vita come un gioco di prestigio e ti lasciano senza fiato. Una storia sull’illusionismo e sulle illusioni, ma soprattutto sulle ossessioni umane, che trascinano i due protagonisti in un incalzante e macabra competizione. Una competizione vera, spaventosa perché ciecamente condotta, senza scappatoie morali.
Il regista pensa che sia impossibile seguire la storia senza schierarsi dalla parte di uno dei due anti-eroi, e devo ammettere che per me è stato così: me ne sono resa conto solo leggendone, ma ero dalla parte dal grande Danton.

Un film "bello, sorprendente e crudele", come magnificamente riassume Pier Maria Bocchi (qui la sua recensione), che si chiude con la voce perfetta di Thom Yorke. Imperdibile.

One

Sabato, Gennaio 6th, 2007

1anno.jpg

Be’, è arrivato anche per me il momento di annunciarlo: esattamente un anno fa questo blog vedeva la luce, per mano del Prometeo/Giovy! Perciò concedetemi questo piccolo momento autocelebrativo ;-)

Chi ben comincia

Venerdì, Gennaio 5th, 2007

Be’, sono passati giorni sufficienti per dire allegramente che quest’anno è iniziato decisamente male. Sembra quasi un controsenso dopo tutti i messaggi di augurio che ti piovono addosso già fin dal pomeriggio del 31: tanta felicità per te, che quest’anno possa portarti gioia e letizia, che tu possa arricchirti, che tu possa essere sempre sano come un pesce, che tutto fili proprio come tu vuoi che vada, nella serenetà e nell’armonia della famiglia.
A furia di leggere questa roba, finisce che ti convinci che qualcosa di fantastico si sta predisponendo apposta per te, che il destino sta tessendo segretamente la trama della tua felicità e che insomma, fino alla fine delle feste, almeno, tutto andrà a gonfie vele.
Perciò uno la prende un po’ male se il Capodanno comincia con una chiamata sul posto di lavoro alle 12 e 30, anche se ci resti solo per un quarto d’ora, specie se contemporaneamente ti perdi totalmente il concerto di Capodanno (quello italiano) che era un anno che aspettavi di vederlo, e se poi si scatena un furibondo litigio nel pranzo che segue (e che io avrei saltato), e finisce con una fuga da casa indispensabile per calmare i nervi.
Il resto del 2007 non è stato tanto meglio. Che poi ci si chiede che senso abbiano feste come la Befana se tanto il 2 uno torna al lavoro e dopo una sola ora passata a tormentarsi con la Finanziaria-fiume che ci ha regalato il signor Prodi (e non parliamo di allegati e collegati) già hai bell’e dimenticato la tombola, lo spumante, gli amici e quell’insana aspettativa di grandi feste che ti animava pochi giorni prima.
"Dopo Natale, freddo e fame" dice un detto popolare delle mie parti. Che diavolo, va bene il freddo, la fame mi fa pure comodo, ma tutto il resto me lo risparmierei con grande piacere.