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De battre mon coeur s’est arrêté

Ieri siamo stati al cinema a Foggia, non a vedere la robaccia che stanno proponendo (tipo “Ti odio, ti lascio, ti…”) ma a realizzare un sogno: finalmente hanno proiettato “Tutti i battiti del mio cuore”. Dovete sapere che è forse quasi un anno che desidero spasmodicamente vedere questo film, al punto che quando Giovy, mentre (in vacanza) andavamo a Lecce, mi disse che al campeggio quella sera avrebbero proiettato Tutti i battiti del mio cuore, mi ha preso un colpo! Ovviamente era uno scherzo.

Tutti_i_battiti_del_mio_cuore.jpgIl film, me lo diceva il cuore, è bellissimo, assolutamente all’altezza delle aspettative. Non è per niente il classico film francese dove si pronuncia una parola ogni quindici minuti di film. Il ritmo è serrato, il modo di muovere la camera accompagna perfettamente le scene mutando in base ai diversi momenti della storia, il gusto per il bello trapela ovunque: nelle camicie di Christian Dior, nello scintillio delle strade la notte… ogni cosa lascia estasiati e si finisce invischiati con l’illegalità, col protagonista impulsivo e violento e assolutamente irresistibile, con la vita nascosta dentro di lui, le sue inclinazioni, il desiderio di fare il pianista. C’è la passione, assoluta, che gronda da ogni fotogramma.
Questo noir francese, opera di Jacques Audiard, è intitolato “De battre mon coeur s’est arrêté” che significa più o meno “Il mio cuore ha smesso di battere”. E in numerosi momenti si ha proprio la sensazione che il proprio cuore si stia per fermare, per un attimo, per poi sentirlo ricadere nei suoi soliti tonfi. Tutti i momenti in cui il protagonista esita, si arresta, è sopraffatto da un’emozione…
Ci si sporca di sangue, proprio come lui, e si vive fianco a fianco con le sue contraddizioni: un violento intermediatore immobilare, che sfratta e picchia la povera gente, ma poi si siede al piano. Sgradevole e bellissimo nello stesso tempo. 

3 Responses to “De battre mon coeur s’est arrêté”

  1. Zizio Says:

    Non l’ho visto, ma conferma che il cinema europeo vince come qualità su quello statunitense … :D

  2. Arcadi Says:

    mi fa pensare a Crying Freman….

  3. Mia Says:

    @ Zizio: In Europa non ci sono le grandi major cinematografiche che sfornano film in modo industrila, cercando solo un ritono economico. Il cinema indipendente americano non credo abbia nulla da invidiare a quello europeo, infatti, prima di questo, gli ultimi due film che mi hanno stravolto sono stati “Matchpoint” di Allen, e “il Laureato” di Mike Nichols (lo stesso di “Closer”), che ho rivisto domenica scorsa… Uno dei film più belli, in tutti i sensi possibili.

    @ Arcadi: be’, dal plot che c’è su Imdb sembrano lontani quattro galassie e mezzo! :-P

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