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Vintage, che passione!

Da quando la moda ha fatto il suo ingresso in società, poche donne riescono a non essere soggiogate dai suoi dictat. E oggi, per essere très chic, non ci sono santi, bisogna indossare qualcosa di vintage. Lo dicono tutte le riviste di moda, e ormai qualsiasi donna che abbia velleità modaiole è corsa a saccheggiare il guardaroba della mamma o peggio, della nonna, alla ricerca di vecchie borse, vestitini anni ‘70, ma anche anni ‘50, cappelli riesumati… A Londra e New York, capitali del buon gusto, modelle piene di soldi e figlie di stilisti spulciano tra le bancarelle per comprare irresistibili scarpe a cinquanta centesimi, giacche retrò e vecchie maglie dalla forma alquanto strana.

Per quanto certi capi siano, secondo il mio gusto, a dir poco abominevoli (guardate qua o qua), non posso resistere al fascino di questo richiamo alla modernità fatto di pezzi del passato, per cui divento febbricitante all’idea di avere una giacca di velluto in stile antico, o un vestitino che ho visto da Max&Co, tutto colorato a righine, una cosa da urlo. Già me lo vedo addosso con degli stivaloni di meravigliosa pelle invecchiata… Anche se sarebbe un falso :-)
Per me è impossibile andare a comprare roba antica autentica, per due valide ragioni:
1) Non ci sono bancarelle vintage da queste parti, e le cose vecchie che vendono fanno accapponare la pelle;
2) Ma voi le mettereste delle scarpe che hanno cinquant’anni di vita? Se fossero davvero splendide, quelle di lusso dell’epoca e ottimamente conservate (come questo vestito di Ungaro)…

Il punto infatti è questo: letteralmente vintage vuol dire d’annata, e si riferisce a cose di epoca precedente ma di eccellente, impareggiabile qualità, tale da essere di gran lunga superiore a quella della stessa cosa fabbricata in epoca contemporanea. Come fanno cose d’annata di grande qualità, allora, a costare pochi centesimi? È qui che i conti non mi tornano.
Ma le imitazioni moderne le compro lo stesso :-)

4 Responses to “Vintage, che passione!”

  1. Zizio Says:

    Effettivamente i conti non tornano … Mumble … :o
    Un saluto … :D

  2. Barbara Says:

    Dove abitavo prima ( Navigli milanesi) i negozietti di vintage non si contano
    ma sinceramente della moda mai fregato nulla… da sempre mi vesto come
    mi gira e sono comoda ( jeans e magliette il 99% delle volte) :)

  3. Mia Says:

    @ Zizio: un saluto anche a te ;-)
    @ Barbara: Oh, che fortuna! Anch’io ai Navigli!
    A me piace seguire la moda quando lancia qualcosa che mi piace moltissimo, ma in realtà non ci sono mai andata dietro. Mai comprata una cosa solo perché è all’ultimo grido! Ma forse solo perché non ho una carta di credito dedicata… E per quanto riguarda la comodità: per me, gonne, vestitini e pantaloni morbidi sono infinitamente più comodi del rigido jeans, quindi anch’io seguo questo criterio! Bye :-)

  4. Alice Says:

    Ciao Mia,
    approvo con te che il Vintage sia irresistibile, anche se a volte qui da noi passiamo un pò x ridicole. Tutto stà nell’abbinare con gusto ed portarle con disinvoltura, sentircisi a proprio agio e non fare forzature pur di seguire la moda. La moda la si può creare in base al proprio io ed alle proprie sensazioni, che non sono mai uguali x tutti e cambiano di giorno in giorno, di momento in momento. La foto della ragazza di birmingham invece è stupenda, ma qui penso in pochi la possiamo capire. Anche io giravo in ciabatte d’inverno quando abitavo a Londra ed era una cosa meravigliosa difficilmente descrivibile. Il più delle volte ero scalza x casa con la moquette o non, come i ragazzi che frequentavano l’hostello di NY…chi c’è stato mi può capire! Per il Summer Jumboree qui a senigallia era pieno di bancarelle con cose anni 50, da perdere la testa ma soprattutto il portafoglio visto che non erano proprio a buon mercato… Io mi sono fatta regalare le scarpette bianhe vere dell’epoca da mia zia ed ho speso solo x risuolarle…ke fortuna!! Magari un giorno vado a vedere se trovo pure qualcos’altro..eheh :-)
    Ora ti saluto, qui è ripreso il lavoro.
    Ti saluto con un grande abbraccio e saluta anche il tuo Giovy.
    Ciao ciao Aly ;-)

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