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Archive for Maggio, 2006

I pesci si fanno belli

Mercoledì, Maggio 10th, 2006

Ultimamente ho davvero poco tempo per leggere. Finiti per sempre i giorni di ozio universitario, e insieme a loro le notti in cui ci si poteva permettere di leggere fino alle cinque del mattino, anche gli articoli della mia rivista preferita, Internazionale, vengono macinati a rilento…

Una minuscola notizia, tra le tante degne di rilievo, mi scuote dal torpore che aveva quasi del tutto preso il sopravvento. Sono poche righe, ma non è facile credere ai propri occhi. Forse sto già sognando? Rileggo ancora, cercando di assicurarmi che tutte le connessioni nervose del cervello siano a posto!

Ebbene: l’associazione dei veterinari australiani ha segnalato un aumento vertiginoso delle operazioni di chirurgia cosmetica sui pesci d’appartamento. Un dottore di Melbourne, per esempio, ha effettuato nel 2005 sessanta interventi per rimediare a piccoli difetti estetici dei pesci rossi.

E io che pensavo che i pesci rossi fossero tutti uguali! :-O

Gilmore girls

Giovedì, Maggio 4th, 2006

Gilmore girls.jpg Lo devo proprio dire, questa serie tv è bella, è la migliore che abbia mai visto (anche se “visto” è un parolone… Putroppo ho perso un mucchio di puntate, sicuramente più della metà).

In Italia è “Una mamma per amica” e francamente quando mi ci sono imbattuta la prima volta, così, su due piedi, come telefilm l’ho trovato quantomeno logorroico. Dopo anni mi è capitato di finire davanti a un’altra puntata, mi ci sono soffermata di più e cominciato ad essere deliziata da questo trittico impareggiabile, mamme e figlie, tre generazioni di donne a confronto: Emily, Lorelai e Rory.

“Gilmore girls” non è mai banale, anche se racconta di piccole cose che accadono tutti i giorni. Non cerca lo scalpore a tutti i costi, non c’è quel riciclarsi continuo tipico delle serie tv, dove tutti si innamorano di tutti, dove gli intrecci si basano sul sensazionalismo, sui classici “colpi di scena”. Qui, a Stars Hollow, è la vita “normale” a farla da padrona, qui si litiga coi genitori, ci si offende, si lavora, si studia, si fanno compere, si mangia cibo cinese e le protagoniste sbagliano come tutti, soffrono di tutte quelle insicurezze che fanno parte dei tempi moderni, cercano affetto e sicurezze ma anche il coraggio di andare avanti. Non c’è nulla di scintillante in queste vicende, non ci sono notti indimenticabili, non c’è quel gusto per la trasgressione con cui si vuole spesso incantare il pubblico a tutti i costi.
Questo deve essere proprio il punto di forza della serie. Arrivata alla quinta stagione, ha la freschezza di una serie appena sfornata, cosa credo più unica che rara. Un plauso enorme agli sceneggiatori: i dialoghi sono un autentico godimento e l’ironia profusa riesce a strapparti un caldo sorriso qualsiasi cosa ti sia capitata nella giornata.

Be’, considerate le enormi lacune e il grado di affezionamento che sto sviluppando (vedendo ogni tanto le puntate in onda su Italia 1 il pomeriggio alle 15), potrei anche impazzire e decidere di comprare i dvd in vendita :-)

La Spagna all’avanguardia

Martedì, Maggio 2nd, 2006

Questo pomeriggio sto pagando caro il fatto di aver pranzato con un po’ di grasso salame poiché nulla di caldo e pronto era disponibile a casa: sbadigli a ripetizione e assoluta incapacità di concentrazione su argomentini facili facili come sentenze della Corte di Cassazione, questioni di legittimità costituzionale, dottrina trbutaria eccetera. Le pagine sembrano muoversi da sole, la testa pare girare ma non gira, mi sento proprio, come si suol dire, nel pallone.

Perciò, per tirarmi su, sono andata a dare un’occhiata alle notizie bizzarre e spesso a sfondo sessuale che i redattori fanno sempre in modo si trovino sui quotidiani. Così ecco la perla del giorno: una ex prostituta, a quanto pare abile imprenditrice, aprirà a Valencia la prima (lo dicono loro) casa d’appuntamenti per sole donne. I commenti sono divisi tra gli entusiasti per il pionerismo, e quelli che invece ritengono che la cosa non sia proponibile perché le donne non sono abituate a considerare l’uomo un oggetto. Nessun accenno al fatto che la prostituzione, maschile quanto femminile, possa essere intesa come qualcosa che svilisce sia chi la cerca che chi la fa. Probabilmente non è come penso io. Probabilmente l’immagine della donna costretta a vendersi contro la sua volontà è solo un aspetto del fenomeno e lascia spazio ormai ad una fetta sempre più ampia di consapevoli e disinvolte prostitute/gigolò che non sono minimamente costrette a fare quello che fanno, ma che per avere tanti soldi senza troppa fatica sono tranquillamente disposte/i ad intraprendere questa strada.

Ora io mi chiedo (e chiedo a voi): se l’idea di pagare un uomo perché venga a letto con te è percepita come normale e non scandalosa, se il sesso a pagamento è un servizio come tutti gli altri, non potrebbe succedere che il sesso, sbattuto sempre e comunque in prima pagina, chiacchierato, ostentato, disponibile, facile, diventi prima o poi una pratica sempre meno eccitante, sempre più lontana dall’essere misteriosa e irresistibile?