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Archive for Maggio, 2006

Le corna sono alla moda

Mercoledì, Maggio 31st, 2006

Quando un terremoto ti sveglia la notte, le seccature sono molteplici. Prima di tutto ti svegli atterrito, il letto balla insieme a tutto il resto mentre disorientato cerchi gli occhiali, l’interruttore della luce, farfugli qualcosa, gridi un nome, e il classico: “Il terremoto!” viene sputato fuori con la voce impastata dal panico e la tua mente fervida che già ti suggerisce l’idea che le pareti potrebbero finirti addosso e il pavimento sprofondare… Quando realizzi che vuoi scendere di sotto, è ormai tutto finito, ma si corre come ad avere il diavolo alle calcagna. Poi viene la fase dell’attesa, dell’inquietudine al pensiero di nuove scosse che potrebbero seppellirti vivo nel sonno. E infine, quando la ragione ti convince del fatto suo, concludi che puoi tornare a letto perché la casa è antisismica e la scossa potrebbe tornare anche dopo 24 ore.

Ma la seccatura ulteriore è che ora hai paura, e ti pare di avvertire qualcosa che trema. Il sonno se ne va lasciandoti angosciato nel buio con lo stomaco appallottolato. Tutto questo accade la notte tra domenica e lunedì, alle 4 e 20 del mattino. E non poteva essere altrimenti, vista la fama che il lunedì si è conquistato come giorno funesto della settimana e che vuole assolutamente preservare…

Ma le tragedie del lunedì non vengono mai sole, per cui il pomeriggio perdi anche i files con tutto il lavoro del mattino, lavoro intenso perché il martedì scade la trasmissione telematica dei bilanci e tutto dev’essere pronto, e fai gli straordinari. Nonostante la stanchezza, gli attacchi di panico e il sonno, quando vai a letto la sera non sei tranquillo per niente. Tutto fa paura e ci si mette anche il vento col suo pauroso ululare per strada, tra le fronde degli alberi, quasi a preannunciare una disgrazia. Finisce che resti tragicamente sveglio e approfitti di tanta inaspettata lucidità per pianificare cose importanti, per esempio decidere il menu della cena in giardino che organizzerai a breve (invitati, tornate all’ovile!), perdendoti in sofisticate creazioni gastronomiche.

Il martedì completa l’opera, ma non è portatore di disgrazie. Solo finisce di stremarti, così la notte finalmente riesci a dormire. Peccato che ora il cervello sia entrato in coma, e anche se hai gli occhi aperti sai bene che tutto ciò che potresti fare è dormire, perciò fingi di lavorare e ti leggi il corriere on-line con aria forzatamente assorta.

E l’unica “notizia” che ti senti in grado di affrontare è questa: sono fedeli solo tre coppie su dieci.

Che storia! Ognuno di noi penserà di appartenere ad una di quelle felici tre coppie che non si tradiscono, però applicando queste statistiche (e non mi chiedete da dove vengono, magari è tutta una bufula giornalistica), tra noi, qui, che ci conosciamo e commentiamo, ci saranno fior di traditori! Perché non ci autodenunciamo con un nick diverso e vediamo quanti siamo? (Giovy, tranquillo, io non c’entro, scrivo così per incoraggiare gli altri, per spirito di solidarietà!).

Nell’articolo, se gli sbadigli non vi impediscono di leggerlo tutto, ci sono consigli (da quattro soldi) per non farsi scoprire. In particolare, stare attenti a mail, cellulari e contatti virtuali in genere: un tradimento viene scoperto nell’80% dei casi, come a dire che quello si fa si sa. Be’, che il cellulare sia pericoloso è verissimo: una donna che conosco e tradiva il marito, era in macchina con l’amante ad amoreggiare, non ha bloccato la tastiera del cellulare, l’ultima chiamata fatta era a casa, lei ci si sarà seduta sopra o ce l’aveva in tasca, chissà… Il tasto viene premuto, la chiamata parte, e il marito alza la cornetta e fa: “Pronto?”

Sgamata.

 

Volver

Lunedì, Maggio 29th, 2006

volver.jpg

Basterebbe un’occhiata alla purpurea locandina per capire che l’ultimo film di Almodóvar è impregnato di bellezza. C’è tutto il carattere della commedia spagnola in questi fiori, nel viso di Penelope Cruz, nei suoi occhi immensi e mobili contornati di nero, dove si fondono insieme forza brillante e drammaticità.

Dopo Parla con lei (2002) e La mala educatión (2004), Almodóvar cambia registro, pur restando ancorato al tema portante dell’abuso sessuale. Che in questa commedia assume una valenza tutta diversa, e un colore inusitato. Volver è un mondo tutto al femminile, dove gli uomini sono satelliti che appaiono occasionalmente, portatori non d’amore ma di menzogne e vergogna.

Una storia altalenante fra piglio estroso e attimi di languore drammatico, tra la terra e l’aldilà, in cui si muovono due sorelle una l’opposto dell’altra: la risoluta Raimunda, madre dell’adolescente Paula, e l’evanescente Sole, anche lei senza più un marito, dimessa parrucchiera senza pretese. Le sorelle fanno la spola tra Madrid e il loro paese natio, nella Mancha, dove soffia un vento focoso, i mulini a vento girano e la pazzia serpeggia tra la gente. Insieme a loro il fantasma della madre, Carmen Maura, e la generosa vicina, Augustine… Una storia corale di inconsapevole e spontanea complicità femminile, che fa ridere, ti sorprende, ti seduce e ti fa girare vorticosamente come i mulini della Mancha. Diretta da un maestro, che guida con la sua mano sicura attrici straordinarie, che meritatamente vincono tutte insieme la Palma d’oro al festival di Cannes per la migliore interpretazione femminile.
Volver: tornare. Tornare indietro, tornare a casa, tornare da una figlia o da una sorella, guidate da indissolubili legami di sangue, vera salvezza di ognuna, e soprattutto vera salvezza per Raimunda, la bellissima figlia di Irene (che guarda in tv un pezzo di “Bellissima” di Luchino Visconti). Imperdibile.

[Anche la grandiosa sceneggiatura di Almodóvar viene premiata a Cannes.]

È arrivato, è arrivato!

Sabato, Maggio 27th, 2006

fumi.jpgLo aspettavo con ansia, non avevo più nemmeno il coraggio di desiderarlo, e invece è arrivato davvero: “Kreuze und krokodile“, l’ultimo album dei Fumisterie. Avevo già detto che avrei fatto di tutto per averlo, e ringrazio con tutto il cuore il mio caro amico guardiano che l’ha comprato a Roma e me l’ha spedito!

È ancora incellofanato, io sono al lavoro ché dovrei completare le note integrative dei bilanci, dovrei pensare ed essere concentrata solo sui principi contabili, i prospetti del capitale, i criteri di valutazione delle voci inserite, e invece il sangue batte, preme dappertutto, gli occhi lo guardano, le mani toccano la plastica… Quando avrò il coraggio di aprirlo? E peggio ancora, di sentirlo? Ora resta chiuso, e mi accontento di toccare la sottile pellicola trasparente che lo avvolge. Se lo apro, potrebbe essere lo stesso che aprire il vaso di Pandora…

Caro notaio

Sabato, Maggio 27th, 2006

In questi giorni sui giornali, di qualunque tipo (virtuali, vecchio stampo eccetera) troneggia la pubblicità della casta dei notai. Un uomo affetto da sindrome demenziale acuta ti fissa attonito, con una smorfia sul viso che manco nei fumetti viene meglio.

“Oh, ma caro notaio, la credevo più caro!”

E qui voi che leggete dovete simpatizzare con quest’uomo e restare sconvolti come lui da quanto siano modeste le pretese dei notai, e dovete pensare che in fondo non avete pagato poi molto un uomo che vi concede l’onore della sua firma.

Se i notai, protetti dalla legge e praticamente intoccabili, sentono il bisogno di cambiare un po’ l’immagine da squalo/ladro che si diffonde nell’immaginario collettivo, forse qualcosa un giorno potrebbe cambiare…

In Italia ce ne sono circa 4000, che è un numero piccolissimo se pensate che in queste mani passa obbligatoriamente tutta la ricchezza del paese. Ed è un numero che non può non far pensare a quanto sia ingiusta e arbitraria la legge, a quanto siamo un paese lontano dalla libera concorrenza.

In attesa che i tempi cambino (si spera), e visto che molti notai non applicano la tariffa professionale, controllate quanto dovuto per legge (scaricate il file pdf con il decreto ministeriale che disciplina i compensi dei notai) e denunciate chi vi chiede di più. Sarebbe già un passo avanti.

Leaving Las Vegas

Sabato, Maggio 27th, 2006

 
(Helmut Newton)
 

Senigallia, ovvero Alice e le scarpe delle meraviglie

Martedì, Maggio 23rd, 2006

Be’, il titolo del post non racchiude tutto quello che è stato per me questo bellissimo weekend, ma perlomeno vi starete chiedendo chi diavolo sia Alice e cosa sia questa storia delle scarpe… e fate bene a chiedervelo, perché è una faccenda molto importante.

Il merito è tutto di Luca Conti, che ha organizzato egregiamente questo ScriptaVolant a Senigallia. I blogger e tutti quelli che avevano interesse si sono riuniti, conosciuti e ascoltati. E hanno anche mangiato: fettine di pane con patè di olive nere, patè di fegato di coniglio, patè di pomodori secchi, patè di pomodoro con olive e capperi, poi funghetti e olive sott’olio e… no, non c’era niente che non fosse sott’olio o con olio. Non era certo il momento di pensare alle diete!

Confesso che non mi aspettavo che Scriptavolant potesse essere un così interessante momento di confronto tra diversi utilizzatori dei blog, una sorta di presa di coscienza collettiva, un modo per riflettere insieme su qualcosa che non solo facciamo noi, ma milioni di persone nel mondo: un francese su 9 ha un blog personale. Certo, qualche pezzo me lo sono perso, colpa del mio ruolo di fotografa della serata e del caso avverso che faceva in modo che quasiasi scatto ai partecipanti li cogliesse in espressioni a dir poco infelici, così stavo sempre a cancellare e rifare scatti (come potete vedere c’è quindi qualcuno al mondo che non si ostina a concervare le foto brutte!). Il “reportage” lo trovate qui, mentre qui, il liveblogging di Giovy con tutto il resoconto della serata.

Ma veniamo a fatti più seri. Capirete che trovandomi a Senigallia stavo pensando di cogliere l’occasione per fare un po’ di compere, visto che mi piace tanto fare spese lontano da casa. E a chi chiedere lumi, se non ad Alice? Tra gli ospiti della serata, Alice aveva proprio tutta l’aria di sapere tutto quello che bisogna sapere nella vita, cioè dove andare a comprare un paio di scarpe come si deve… Così le ho esposto il problema e lei mi ha fatto una soffiata incredibile! Il giorno dopo, io e Giovy siamo entrati nel negozio che mi ha consigliato ed eccomi improvvisamente di fronte a dozzine e dozzine di scarpe bellissime, in prevalenza Vic Matiè! Il cuore ha cominciato a battermi come un tamburo perché avevo solo trentacinque minuti per scegliere… Ho cominciato a prenderne alcune e poi, come accade sempre, quelle che più mi piacevano non mi andavano bene e mancava il numero e invece di cercare alternative mi ostinavo a ragionare su come far entrare un 39 nel mio 36, e intanto i minuti passavano. Per fortuna c’era Giovy, che mi ha parzialmente ricondotto alla ragione, perché nonostante tutto buona parte del mio cervello era come paralizzata. Ho portato i miei acquisti alla cassa proprio allo scadere del tempo: tre meravigliose paia di scarpe, un paio comode e colorate, un paio col tacco a spillo, un paio anni settanta col nastro di raso alla caviglia…

Siamo usciti che gongolavo. Tutto il profumo della primavera mi veniva incontro, campi di lavanda, siepi di pitosforo, milioni di minuscoli ciuffetti bianchi svolazzanti nell’aria… Che meraviglia le Marche!

Il resto del weekend è stato più rilassante, eccezion fatta per la cena di sabato: avevamo così fame che ci ha preso un’autentica frenesia quando la pizza è arrivata. Siamo stati al City Pub, consigliatoci anche questo da Alice (vera risorsa di Senigallia), un posticino molto accogliente, con vasi di fiori alle finestre e interno in legno stile irlandese. Abbiamo bevuto una guinness (che Giovy ha addirittura equiparato a quelle mitiche di Dublino), che in effetti non erano malaccio, e preso tre pizze. Sì, eravamo in due, ma le divisioni le sanno fare tutti. Chi si trovasse da quelle parti, deve provare la Happy Halloween: c’è l’olio al tartufo sopra che, vi giuro, è davvero inebriante…

Ultima tappa significativa: Sirolo. Sì, ci siamo andati, ed è stato delizioso. Una stupenda terrazza sul mare, una romantica panchina al fresco degli alberi e l’intrattenimento gratuito di una coppia di giovani sposi che si sono dovuti mettere agli ordini dei fantasiosi fotografi…

Giovy, quando partiamo di nuovo? ;-)

In trasferta da blogger

Venerdì, Maggio 19th, 2006

Be’, blogger mi ci sento poco, lo ammetto, ma domani partirò lo stesso per Senigallia, insieme a Giovy (lui ne ha già parlato), per partecipare al convegno: “Blog, lo spazio vitale della rete”, secondo dei tre appuntamenti di “Scripta Volant: Blog generation. Alla conquista dei media”. Non so bene cosa aspettarmi, ma penso che sarà molto interessante per una principiante come me approfondire il ruolo che un blog può avere (o ha già?) tra i media… Ne so così poco che sarà facile essere indottrinata!

La valigia devo ancora farla, come da tradizione. Le previsioni del tempo, elaborate dall’insostituibile Meteolive, sono stavolta troppo complicate per poter essere lette al volo: c’è un’interessante dissertazione su cosa può accadere quando una saccatura si spinge troppo ad ovest, con tutte le ipotesi meteorologiche più plausibili in un caso simile, seguite dalle previsioni per il prossimo fine settimana e giorni successivi. Tutto quel mi bastava e che mi è parso di capire tra uno sbadiglio e l’altro è che il tempo si manterrà buono fino a domenica, e che da lunedì si guasterà al nord. Ma lo ammetto, forse stavolta il disegnino col sole (che in genere disdegno) sarebbe stato più immediato.

Be’, è decisamente ora di andare. Buon weekend a tutti! E per i lettori tempestivi, buonanot… Zzzz…. zzz….

Giocando col Codice (da Vinci)

Mercoledì, Maggio 17th, 2006

Pare che sarà impossibile sfuggire al potere mediatico che l’uscita del film di Ron Howard creerà tra noi comuni mortali. Sto parlando naturalmente dell’attesissimo e ancor più controverso "Codice da Vinci". Chi non l’ha letto? Be’, io, tanto per esempio, poiché le mie letture sono un po’ differenti e questo romanzo non è mai riuscito ad attrarmi (come invece "Underworld" di Don DeLillo, che comprerò presto). Ma io faccio parte di un numero che è del tutto irrilevante. Dan Brown si è arricchito in maniera disgustosa (beato lui) grazie al numero dei lettori che ha conquistato, e questi stessi lettori arricchiranno anche la Sony Pictures, insieme a qualche altro.

Tra le mille follie che già si registrano ( ) gli appassionati potrebbero trovare ulteriore gaudio (oppure no?) da un gioco che parte oggi sulla rete. Ecco come si presentano:

"Il sito grattadavinci, è la proposta di un gioco, in arrivo tra poco, che vi farà divertire e vi condurrà attraverso i misteri del libro alla scoperta della verità."

Sarà così? In realtà il gioco è stato realizzato dagli studenti del corso Linguaggi e tecnologie multimediali del centro Elis di Roma. Vale a dire, di un istituto che fa capo all’Opus Dei… Buon divertimento! :-)

Un altro lunedì

Lunedì, Maggio 15th, 2006

Ecco un altro lunedì al quale non sono preparata ed ecco un’altra mattina in cui non ho trovato tempo né voglia di fare colazione. Questo però non vuol dire che non abbia fame e che, ora come ora, data la stringente necessità del mio stomaco, l’unica cosa che potrebbe rendermi felice è vedere apparire qualcuno nello studio con un cappuccino fumante… (per me, ovviamente). Anche un cornetto non ci starebbe male.

Dopo tutto il caldo di ieri e tanto entusiasmo profuso per l’arrivo del caldo, rieccomi a tremare dal freddo. Le vicissitudine meteorologiche continuano a influenzare la mia vita e devo ammettere che non ne posso più di quest’aria odorosa di pioggia, fredda, e di questo grigio noioso e persistente. Mi pare di abitare in Olanda. Be’, armiamoci di nuovo di pazienza e aspettiamo che torni a far caldo, tanto emigrare in California pare poco plausibile così, su due piedi.

Per stupirvi (e unicamente per questo) vi dirò che ieri, per la prima volta, ho visto "Incontri ravvicinati del terzo tipo" (Spielberg, 1977), che starvene a parlare pare anacronistico e perciò vi risparmio. Non ho mai voluto vedere un film così dichiaratamente bello in tv, così ho aspettato di vederlo, come ho fatto ieri, con un proiettore e con l’audio meraviglioso che offre lo stereo. Be’, posso confermare alle altre due persone che ancora non l’hanno visto, che è veramente molto bello, anche se io sono poco sensibile al tema degli alieni e mi faccio coinvolgere poco da possibili rapimenti e viaggi intergalattici. La versione che ho visto è la director’s cut, sicuramente più lunga di quella andata in tv, ma non so di quanto. Una scena che mi ha colpito molto è stata forse proprio una di queste che in pochi hanno visto, quando Richard Dreyfuss deve riprodurre la Devil’s tower in casa sua e comincia ad estirpare le piante dal giardino e a buttare la terra in casa con la pala da una piccola finestra: davvero inquietante. E il bambino, Barry, racchiude in sé tutto il senso dell’ineluttabile in un modo a dir poco affascinante. Un vero classico.

Buon lavoro a tutti!

Restyling

Venerdì, Maggio 12th, 2006

Il mio blog ha di nuovo cambiato faccia, anche se non so ancora se sarà quella definitiva. Del resto a me piace cambiare, e le farfalle del tema precedente non erano proprio di mio gradimento…

Chi avesse dei consigli o commenti da fare su questa nuova veste, molto meno primaverile della precedente, è il benvenuto!
Bye ;-)