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Un lungo venerdì (santo)

Ultimamente il lavoro mi lascia poco spazio per dire la mia su qualsiasi cosa: che si tratti del teatrino politico post-elettorale o semplicemente qualche parola cucita bene addosso a un film.
Stamattina sono stata ad un funerale e ho provato un forte desiderio che la consuetudine per l’intero rituale fosse diversa. Avrei voluto che il prete durante la messa parlasse un po’ più con parole sue, che rendesse più “utile” in qualche modo una religione che rimane spesso un involucro sterile e distaccato dalla vita reale della gente. Il modo di pregare è noioso, le litanie ripetute sembrano fatte apposta per avere nella migliore delle ipotesi un effetto ipnotico, nella peggiore, invece, un effetto depressivo. Io non sono religiosa, ma penso che la Chiesa potrebbe dare di più a chi invece crede in Dio e cerca aiuto e sostegno in una religione.

L’esperienza mi ha un po’ provato. La gente in piede intorno alla bara aperta prima che il defunto fosse portato in chiesa per la messa funebre, il dolore palpabile un po’ ovunque, la goffaggine di chi cerca di non toccare quel nervo vulnerabile che sembra affiorare su ogni viso, sulle braccia e le mani, per chi come me soffre di partecipazione emotiva eccessiva.

Poi nuove emozioni: l’esame di guida. Un’inspiegabile tensione, l’attesa, poi il terrore di fare qualcosa di platealmente stupido, tutto finito in una prova tranquilla dallo scontato esito positivo. Così ora anch’io possiedo la patente europea, ma non la macchina per il tradizionale primo giro del neopatentato…

Infine si torna al lavoro, mentre nel paese i più tradizionalisti seguono la processione (proprio come nel film “La terra” di Rubini) del Venerdì Santo: la statua della Madonna, vestita di nero, che segue quella di Gesù che porta la croce. Il dettaglio agghiacciante e folcloristico è dato da numerose ragazze che seguono la processione tutte vestite di nero con tanto di velette nere che più lugubri non si può…

La mia serata avrà inizio tra un’ora. Buone vacanze a tutti, e buona Pasqua (non vi abbuffate troppo). Io domani sarò a lavoro, casomai qualcuno andasse in cerca di consolazione…

4 Responses to “Un lungo venerdì (santo)”

  1. Barbara Says:

    Complimentissimi per la patente!! Una grande conquista per la propria autonomia!
    Buon week end!

  2. Mia Says:

    Grazie per i complementi, per me è stata davvero una conquista! Specie perché sono una mezza fanatica dell’indipendenza…
    Baci :-)

  3. Hexe Says:

    Un salutino veloce.
    Mi auguro tu abbia trascorso una serena Pasqua.

    Domanda: ma questo blog cambia continuamente grafica, regali di Giovy o momento creativo per te? ;-)

    Un bacione

  4. Mia Says:

    @ Hexe: in realtà è la prima volta che cambio, il tema di prima non mi è mai piaciuto molto e di questo non mi piacciono le farfalle. Giovy aiuta, ma i momenti creativi sono miei :-)
    Feste carine, indigestione pasquale a parte (e sì che mi ero raccomandata!), spero anche le tue. Baci :-)

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